Controcorrente Linea Informativa dei Ristoranti & Trattorie Che godono della pubblicità del Passaparola. Sono quelle aziende a conduzione familiare, riescono a farti sentire a casa tua..Dove C'è rispetto per la linea del freddo e del Fresco,dove c'è passione nella Cucina di Mare.Sono Le attività che vanno controcorrente alle linee della Moda Gourmet e Senza Medaglie e Senza Stelle. Le trovate Fuori dalle Guide Michelin, Pirelli, MasterChef ecc dove la pubblicità si paga ed è solo Moda .
-
-
La Storia del Liquore più Antico Abruzzese .L’Aurum è un liquore che non tutti conoscono, nonostante l’incredibile storia che ne ha dato il via. Simbolo della città di Pescara, si tratta di un prodotto alcolico vecchio stile a base di brandy e infuso di arance. A decretarne la sua popolarità, soprattutto nel secolo scorso, c’è il poeta Gabriele D’Annunzio che ne ideò il nome insieme al fondatore Amedeo Pomilio. Vi raccontiamo la sua storia che si intreccia con quella del capoluogo abruzzese e uno dei luoghi più rappresentativi della cultura locale. Il Museo Aurum, oggi spazio eventi ed esposizioni, tra i maggiori esempi di architettura razionalista in Italia chiamato così proprio perché qui sorgeva la vecchia fabbrica dell’omonimo liquore.L'Aurum, liquore di PescaraL’Aurum, Gabriele D’Annunzio e la sua nascita a PescaraAl vate Gabriele D’Annunzio si devono tantissime invenzioni, essendo lui solito suggerire nomi stravaganti e dal sapore “italico”. Anche in campo gastronomico. Fu lui a denominare infatti molte ricette e prodotti che ancora oggi vengono chiamati così. Si pensi al tramezzino, al parrozzo abruzzese e anche all’Aurum. Erano i primi anni del secolo scorso quando Amedeo Pomilio, un gentiluomo abruzzese, diede vita alla sua distilleria proprio all’interno di un palazzo in stile liberty nel pieno centro di Pescara: il Kursaal. Nel 1919 Pompili decise di acquistare la struttura e vi trasferì il proprio opificio artigianale. Qui mise a punto la ricetta di un liquore che rispecchiasse i gusti del tempo: una bevanda a 40° realizzata con brandy italiano e una speciale varietà di arance abruzzesi.Aurum, museo di PescaraE proprio grazie all’amicizia con D’Annunzio che un giorno, durante un loro incontro, il poeta suggerì questo nome a Pomilio. Di matrice latina e derivante dalle parole aurum e aurantium che indicano il colore del liquore simile all’oro e il suo sapore d’arance. Così la fama del liquore crebbe negli anni, la fabbrica si espanse fino ad arrivare al 1970 quando venne dismessa per trasferirsi a Città Sant’Angelo. Oggi l’Aurum è stato acquistato dal gruppo ILLVA Saronno e si produce dunque in Lombardia con la ricetta di un tempo. Ma la sua impronta è rimasta a Pescara. Nel 2007 l’edificio che ospitava l’antica distilleria, dopo interventi di ristrutturazione, è stato trasformato in un polo culturale da cui prende il nome: il Museo Aurum, a ricordo del passato.La ricetta dell’Aurum e il suo utilizzoL’Aurum è un liquore che ricorda nettamente il gusto dei primi del ‘900. Non a caso si tratta di un brandy, rigorosamente invecchiato di 8 anni, a cui si aggiungono le arance per l’aromatizzazione. Questo infuso viene poi lasciato riposare per un anno all’interno di botti di rovere, per poi essere pronto all’imbottigliamento. L’Aurum viene bevuto liscio o con ghiaccio soprattutto a fine pasto, per il gusto forte e il retrogusto dolciastro simile al Cointreau, oppure utilizzato all’interno di dolci. Infatti si usa ancora oggi nelle gelaterie di Pescare per gli affogati e c’è anche un gelatiere che gli ha dedicato un gusto particolare. Si tratta di Fabrizio Camplone, della storica caffetteria e pasticceria Camplone, che quest’anno ha creato una linea di gelati ispirati alle ricette e prodotti abruzzesi. Tra cui l’Aurum. Si parla diAurumbrandyliquore
-
Nessun commento:
Posta un commento